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Il suo nome è Max Bill (1908-1994).
Egli amava definirsi un architetto, ma la sua arte vena lasciò un
indelebile segno in tutti i campi in cui mettere mano porta la sua
ineguagliabile creatività. Da anni Junghans
, storico marchio di orologi tedesco di Schramberg, cui origini
risalgono nel 1860, produce la collezione di orologi Max Bill alla
memoria di uno tra i migliori interpreti della scuola del Bauhaus. Le Origini di Junghans Max Bill
Chi mi legge che per me il Max Bill è in assoluto uno tra gli automatici accessibili da comprare. Perché? Perché quando guardo vedo l'armonia delle magiche opere del maestro: dipinti, sculture, ma anche la grafica di manifesti e libri tra cui l'opera completa di Le Courbusier. Bill disegnò mobili e curò il design dei più disparati tipi di oggetti: dalle macchine da scrivere, da utensili, e naturalmente anche orologi.Svizzero di Winterthur Max Bill dopo aver iniziato i suoi studi nel 1927 a Zurigo fu letteralmente rapito dal fenomeno culturale denominato Bauhaus e presto si stabilì a Dessau, città natale di questa cultura. Mai scelta poteva essere per lui più vincente. I suoi lavori trassero le prime ispirazioni dall'Arte Concreta di van Doesburg.
Max Bill diceva che la sua era un'arte sistematica assolutamente scevra da decisioni soggettive.
Junghans Max Bill automatico
Una fattoria durante le vacanze di Natale è stato proprio un Junghans Max Bill Automatic, il primo tra le collezioni a tre lancette, che ho chiesto in una versione senza data, che secondo me rappresenta la vera immagine di Max Bill. Esistono anche delle altrettanto proporzionate versioni con cronografo, ma chi scrive pensa che solo tempo siano i migliori interpreti della collezione. Ce ne sono anche di pensati appositamente per la donna, con quadranti colorati e nostalgici bracciali in acciaio a maglia milanese.
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Tutta la gamma di questi orologi design Junghans si ispira al motto cui Max Bill era fedele: " La forma segue la funzione" .
Essa traggono ispirazione sia dal primo orologio del 1956 firmata
dall'artista svizzero, un segnatempo da muro con quadrante minimalista
pensato per essere appeso in cucina, sia dall'evoluzione che finì nel
1961 per migrare nel suo primo wristwatch. Ecco le ragioni per cui comprerei uno Junghans Max Bill.
1. Un concetto di orologio da polso intramontabile
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È tutto niente di più che ti potresti aspettare da un orologio, nel senso genuino del termine. Ha l'anima di Max: è pulito ovunque guardi perché ha un bordo solo quello che serve. Per i nostri giorni dove alle nuove generazioni continua a non essere spiegato
cosa comunque rappresenta un orologio da polso è perfetto, e questo
oltre che fornisce o meno indicazioni che si trovano su tutti i
dispositivi che ci porta dietro. Basandosi sullo stile del Bauhaus è intramontabile come qualunque oggetto che segue quella scuola di pensiero.
Basta guardare la scelta di adottare un fondello si avvitato ma pieno,
quindi con movimento non a vista, per comprendere che con un Max Bill
comprare il concetto di orologio senza fronzoli da padre di famiglia che
spesso osservo sorridendo al polso di molti Signori di una Certa età. Sentimenti che, a prescindere dal prezzo, quasi tutti i segnatempo di una volta erano e sono ancora oggi in grado di esprimere.
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